L’ambiente che ci circonda influenza il nostro umore e la nostra vita: quante volte entrando in una casa o in un ufficio ci siamo sentiti “accolti”, mentre in un altro luogo ci siamo sentiti “respinti” o a disagio?

L’antichissima arte cinese del Feng Shui può essere uno strumento per conoscere meglio se stessi e vivere in armonia con il posto in cui abitiamo. Parola di Paola Neglia, insegnante e consulente esperta di Feng Shui, che ci ha raccontato qualcosa di più in occasione dello scorso OlisFestival.

Che funzione ha il Feng Shui?
Questa disciplina antichissima ha la funzione di aiutare le persone a ritrovare il proprio benessere attraverso la sistemazione degli ambienti.

Quali risvolti psicologici può avere?
Tanti, perché l’ambiente dove abitiamo è lo specchio di noi stessi: sistemiamo l’ambiente per come siamo e soprattutto per il momento di vita che stiamo vivendo. Il nostro compito è quindi capire se l’ambiente che ci circonda sta accompagnando il nostro percorso di vita oppure no.

Come ci accorgiamo che stiamo vivendo in un ambiente poco adatto ai nostri bisogni?
Perché facciamo fatica a fare quello che ci proponiamo. Magari ci impegniamo tanto a trovare un lavoro o un compagno ma non ci riusciamo, anche se non ci manca assolutamente nulla per avere successo e abbiamo tutte le carte in regola. Oppure avvertiamo un disagio, non ci piace il colore delle pareti, continuiamo a spostare gli oggetti, appena portiamo qualcuno a casa ci litighiamo, mentre fuori no. I segnali possono essere tanti, dobbiamo imparare a riconoscerli.

Quindi modificando l’ambiente possiamo anche modificare noi stessi?
Si, questo è il punto chiave meno capito del Feng Shui: non è un arredamento, è proprio un lavoro personale. Ogni stanza della casa corrisponde a un organo vitale, a un’emozione e a una persona della famiglia: lavorare sull’armonia degli ambienti vuol dire contribuire a far star bene tutti.

Apri l’Articolo Originale 11/02/2014