Mi chiamo Paola e sono titolare della azienda Living Naturally che ha come mission ‘vivere naturalmente’ in modo etico ed ecologico con il Feng Shui. Dal 2008 mi dedico a tempo pieno al Feng Shui Autentico, faccio consulenze e dal 2010 insegno il percorso professionale in Chue Style Feng Shui, oltre che a continuare ad approfondire gli studi di questa scienza. Sono nata e cresciuta in Colombia, papà italiano e mamma colombiana. Sono in Italia dal 1994, sono venuta in Milano a fare due master in Product Manager e Fashion Coordinator, visto che la mia prima professione era quella di stilista di abbigliamento. Sono tanti i motivi che mi hanno fatto rimanere in Italia ed altrettanti di non continuare a lavorare nell’abbigliamento, ma sono contenta che sia andata così perché ho trovato la mia grande passione: il poter creare un mondo migliore ed aiutare le persone attraverso il Feng Shui.

 In che maniera il tuo progetto rende il mondo migliore?

Il Feng Shui si occupa di capire come sono il flussi della terra, i cicli naturali della vita, le stagioni, tutto quello che circonda l’uomo, per creare una interrelazione positiva tra uomo e natura. L’uomo nell’evoluzione della civilizzazione ha in parte dimenticato la sua parte naturale istintiva, animale, che é quella che risponde agli stimoli della natura dell’ambiente, sia dentro o fuori casa. Grazie a questi studi si è capito che l’ambiente può bloccare o sostenere i tuoi progetti, la tua salute ed ogni ambito della tua vita. Pertanto capire l’ambiente e l’interrelazione naturale con l’uomo può aiutarci ad avere una vita migliore ed un grande rispetto per la natura.

Il Feng Shui é molto vasto, nasce in contemporanea alla medicina naturale cinese ed a tutte le scienze che girano attorno al Taoismo. Io la chiamerei la scienza del buon senso. Il mio progetto e quello di ricordare attraverso l’uso del Feng Shui, la vera natura di ognuno ed esaltare le proprie potenzialità naturali e questo si fa con l’armonizzazione dell’ambiente in cui viviamo e lavoriamo, ed è ecologico e naturale, si usa quello che si ha, quello che ci circonda e le qualità insite di ogni persona, perché possa continuare a costruirei il proprio futuro, con i migliori strumenti che ha ognuno, ossia, se stesso.

Qual è stato il tuo momento di maggior difficoltà?

Esiste ancora: quando dico che mi occupo di Feng Shui! Ci sono molti pregiudizi contro questa scienza. Sfortunatamente è stato conosciuto in occidente nel periodo New Age e si pensava che poteva salvare il mondo come per magia. Sfortunatamente ci sono molti ‘manuali’ in giro che fanno credere che facendo delle piccole modifiche uguali per tutti, la tua vita cambia. Esempio classico è quello che dice che tutti dobbiamo dormire avendo il letto verso nord. Niente di più sbagliato! Prima di poter consigliare dove mettere il letto per dormire ad una persona devo prima vedere la forma della stanza, la natura stessa della persona, il progetto di vita che desidera migliorare o sostenere in quel momento, e se é una persona sana e felice. Seguendo il principio del Tao il nord è una zona con un’energia molto bassa, e per una persona lievemente depressa, sarebbe la posizione più sbagliata. Non esistono oggetti, mobili, amuleti FS, quelle sono cose che vanno bene per i cinesi perché ci credono, per noi non hanno significato e quindi neanche benefici.  Ogni volta che parlo del mio lavoro, devo trovare il modo di battere il muro dei pregiudizi, ma di solito quando mi viene data fiducia il FS autentico convince ed i benefici sono molto evidenti. In fondo è una scienza.

 Qual è stato invece il tuo maggior successo?

C’è ne sono tanti, perché ogni volta che una persona prende di nuovo controllo della sua vita e può mettere in pratica i progetti che ha in mente, sia nel rapporti interpersonali, come nel lavoro, nella salute, é un grande momento. Il più interessante è quello fatto proprio a HUB Milano, il co-restyling. È stato molto particolare perché siamo passati per tutte le fasi che ci sono di solito, sopratutto con le persone scettiche, però in larga scala. Qua dovevo far capire la validità di questa scienza poco capita a persone che sono molto lontane a questo argomento e poi bisognava mettere d’accordo tanti per portare avanti il progetto. Le persone chiave sono stati gli Host, che avevano capito per prima cosa era il mio lavoro e poi che bisognava cambiare qualcosa per poter fare di HUB Milano il posto ideale per i progetti di tutti. E tra una chiacchiera e un’altra si è deciso di fare qualcosa, e così ci siamo trovati con i pennelli in mano. È molto lungo da raccontare ogni fase. Ma HUB Milano è il mio progetto preferito, che devo anche dire, non è ancora finito, c’è ancora da fare.

 Perché sei al HUB e cosa ti sta dando essere parte di questa rete?

Sono al Hub perché cercavo spazi fisici per poter parlare e promuovere la mia attività ed il mio desiderio di creare un mondo migliore attraverso il FS, ed ho trovato molto di più. Sfortunatamente non vivo molto vicino per poter viverlo di più, ma ho trovato una rete di persone desiderose di cambiare il mondo ognuno con il suo progetto, ed è molto affascinante e rassicurante per me che essendo italiana-straniera non è che mi muova molto a mio agio nel mondo dei lavori ed i contatti, e Hub mi a aperto un mondo, mi sento meno sola per poter sviluppare il mio progetto.

Apri l’Articolo Originale 9/10/2012